Il funzionamento degli occhiali 3D anaglifici si basa sulla distanza che c’è tra gli occhi. Ogni occhio vede immagini differenti, pertanto è possibile creare l’illusione della tridimensionalità grazie alla fusione che deve fare il cervello per creare un’immagine unica.
L’illusione della profondità
Le immagini viste da ogni occhio sono diverse e viene percepita una visione unica con tanto di distanza e prospettiva proprio grazie a questo. Basta chiudere un occhio per non avere più la capacità di riconoscere le distanze. Gli occhiali 3D anaglifici funzionano per vedere film registrati con immagini parallele lontane tra loro 5-7 cm, che è proprio la distanza media tra un occhio e l’altro.
Vi sono numerose tecnologie di proiezione 3D con differenti tipi di occhiali e addirittura schermi televisivi che non hanno bisogno di occhiali e trasmettono direttamente video stereoscopici.
Gli occhiali 3D anaglifici devono il loro nome alla parola di origine greca anaglifo, che significa immagine stereoscopica o binoculare.
Questo vuol dire che, grazie alla presenza di due occhi e di due fotogrammi diversi, un’immagine o un video piatto sembrano in rilievo. Gli occhiali 3D possono essere attivi o passivi e quelli anaglifici sono passivi.
Gli occhiali attivi, come dice il nome stesso, hanno un meccanismo che si deve azionare, mentre quelli passivi sono formati da una semplice montatura con lenti colorate. La montatura può essere di vari materiali, perfino di carta, dal momento che l’importante non è tanto il supporto quanto la lente.
Gli occhiali 3D anaglifici di cartone sono diventati famosi perché sono stati i primi ad essere usati nei cinema.
Attualmente i locali li regalano o li vendono a un prezzo simbolico se sono di fattura migliore e con montature in plastica. Lo standard più diffuso per le lenti 3D anaglifiche sono il colore ciano per l’occhio destro e il colore rosso per quello sinistro. Il materiale usato per le lenti è una gelatina simile a quella che viene applicata ai fari dei teatri.
Tecnologia degli occhiali 3D anaglifici
Si possono costruire rudimentali occhiali anaglifici anche da soli, sebbene sia consigliabile usarli per poco tempo. Basta comprare i fogli di gelatina e applicarli su qualsiasi montatura. Naturalmente questi occhiali funzionano esclusivamente con il film girati in questa maniera, che non è l’unica in 3D.
Per ottenere l’effetto tridimensionale bisogna che i film che sfruttano la tecnologia stereoscopica siano girati con due videocamere distanti quanto sono distanti gli occhi umani. Le immagini parallele sono riprodotte una sull’altra e filtrate dalle lenti colorate: ogni occhio vede solamente immagini con tonalità rosse o azzurre.
Gli altri colori sono automaticamente scartati, dunque il filtro rosso percepirà le immagini chiare mentre quello blu quelle scure. Le immagini grigie, totalmente nere o totalmente bianche si vedono con entrambi gli occhi.
Il cervello unisce le due immagini e rende la percezione della distanza perché le interpreta come se ci fosse una profondità.
Il vantaggio principale di questo standard è l’economicità, non per nulla gli occhiali 3D anaglifici sono regalati al cinema o costano molto poco. Tra gli svantaggi maggiori c’è la scarsa fedeltà dei colori, difatti i film in bianco e nero trasmessi in modalità anaglifica sono i migliori.
Quando vi sono colori particolarmente saturi occorre usare il sistema di polarizzazione lineare o circolare del quale parleremo nel prossimo paragrafo. Un altro svantaggio è il fastidio di usare troppo a lungo lenti a due colori.
Il primo formato cinematografico tridimensionale è stato proprio quello anaglifico.
I film venivano e vengono proiettati con un prezzo leggermente maggiorato perché c’erano e ci sono gli occhiali in dotazione di carta o plastica monouso.
Standard di ieri e di oggi
Con l’invenzione del cinema a tre dimensioni sono sorte tante polemiche riguardo la salute: gli occhiali 3D anaglifici fanno male? All’epoca è dovuto intervenire perfino il Ministero della Salute per rassicurare i cinefili.
Gli occhiali regalati al cinema vanno buttati dopo aver visto un film, oppure usati per poco tempo, altrimenti danno noia e possono nuocere alla vista. Naturalmente i tempi sono cambiati rispetto ad una volta e la tecnologia di oggi è ancora più sicura.
Una tecnologia delle più moderne è quella a lenti polarizzate.
Lo schermo trasmette immagini verticali e orizzontali piuttosto che con tonalità rosse o ciano. La lente sinistra lascia passare le immagini orizzontali mentre quella destra quelle verticali. Quando il cervello le processa si vede un fotogramma unico in tre dimensioni.
Oggi come oggi gli occhiali 3D anaglifici più diffusi usano questo tipo di lenti stereoscopiche, ma esistono ancora film girati con il vecchio sistema rosso/ciano. Le lenti polarizzate sono entrambe leggermente scure, ma il principio di funzionamento è identico a quelle bicolore.
In entrambi i tipi di occhiali 3D per il cinema bisogna rimanere con la testa molto ferma per far coincidere le immagini polarizzate o colorate con i propri occhi, altrimenti si vedrà male oppure si avvertiranno fastidi fisici come nausea e mal di testa.
Come si usano gli occhiali 3D anaglifici
Gli occhiali 3D anaglifici sono i più economici che esistano. Il loro uso è semplicissimo, basta indossarli e cercare di mantenere la testa più ferma possibile per lasciar scorrere di fronte a sé le immagini del film.
Il lavoro viene tutto svolto dal diverso colore delle lenti o dalla diversa polarizzazione della luce, a seconda di come è stato girato il video.
Talvolta si vedono occhiali che hanno lenti con colori diversi, ma devono sempre essere complementari. Oltre a rosso e ciano possono essere rosse e verdi oppure blu e gialle e naturalmente il video deve essere fatto con le medesime tonalità. La percezione dei bianchi e neri avviene sempre con entrambi gli occhi, pertanto la visione stereoscopica è completa.
Per quel che riguarda la polarizzazione, può essere lineare o circolare, dipende dalla tecnologia di ripresa usata per girare il film. In alcuni casi sono necessari schermi particolari o proiettori speciali e sta prendendo sempre più piede la tecnologia degli schermi a tre dimensioni senza bisogno di occhiali.
Gli occhiali 3D anaglifici sono i meno costosi di tutti, non per niente sono regalati al cinema e si trovano in vendita in confezioni multiple a poco prezzo. La tecnologia però sta lasciando spazio ad altre più moderne e performanti.
Attualmente il sistema più usato al cinema è quello della luce polarizzata, mentre per gli schermi domestici gli occhiali più diffusi sono quelli attivi.