Con la sempre maggiore diffusione di film, videogiochi e spettacoli visibili attraverso la cosiddetta visione stereoscopica – e cioè a tre dimensioni – gli occhiali 3D sono diventati uno degli oggetti più in voga del momento, fondamentali per sperimentare appieno questo genere di esperienza.
Gli occhiali 3D si dividono in due principali categorie: quelli per una visione “attiva” e quelli per una visione “passiva“. Queste due diverse tipologie hanno due diversi tipi di funzionalità e di resa, e soprattutto il loro prezzo è assolutamente diverso. Gli occhiali per una visione “passiva” sono facilissimi da reperire in commercio a prezzi anche molto accessibili: sono composti generalmente da due lenti, che possono essere di colore rosso e ciano, capaci di scindere i fotogrammi dell’immagine stereoscopica facendo in modo che il cervello la percepisca come una sola immagine unitaria.
Gli occhiali 3D del secondo tipo invece, quelli per una visione “attiva”, possono arrivare a costare anche diverse centinaia di euro e sono dei prodotti appositamente studiati per far provare un’esperienza tridimensionale il più possibile vicina alla realtà. Al loro interno, tra due lenti, si trova generalmente un sottilissimo schermo LCD in grado di proiettare immagini direttamente nel campo visivo dello spettatore, isolato dagli occhiali. Si tratta di prodotti che spesso possono essere compatibili solo con alcuni tipi di software e dispositivi oggi in commercio, e che possono avere anche svariati gadget in dotazione.
Sostanzialmente gli occhiali 3D si divino in due macro categorie: gli occhiali anaglifi (o shutter, e cioè per una visione passiva) e gli occhiali per la realtà virtuale, o attivi. I primi sono quelli che vengono comunemente venduti all’ingresso delle sale cinematografiche per permettere di godere appieno dei lungometraggi in 3D. Appartengono a una fascia di prezzo medio bassa (possono arrivare a costare anche attorno ai 30 euro se hanno dovute caratteristiche). Il loro funzionamento è abbastanza basilare, e non hanno bisogno di particolari gadget in dotazione se non di uno schermo in grado di proiettare immagini stereoscopiche.
Quelli del secondo tipo invece sono occhiali 3D studiati per far vivere l’esperienza di una “realtà virtuale”, e cioè la simulazione di una realtà simile a quella esistente in natura. Questi prodotti possono essere dotati di particolari sensori in grado di percepire il movimento e invece che di comuni lenti stereoscopiche possono essere dotati di una particolare tipologia di schermi LCD. Si tratta di prodotti nati addirittura per esigenze militari e il loro prezzo può variare dai 200 fino agli oltre 700 euro a seconda di sofisticatezza e scopo d’impiego.
Generalmente questi modelli di occhiali sono dotati di alcuni specifici ganci e cinturini che permettono di fissarli in maniera adeguata al proprio capo. Hanno una forma ergonomica e i materiali in cui sono realizzati possono essere studiati per resistere all’umidità e per essere estremamente leggeri (il peso non dovrebbe superare i 500 grammi per non gravare troppo sulla testa).
Molto spesso sono studiati per consentire l’utilizzo anche da parte di chi ha difetti visivi, e infatti possono avere un particolare alloggiamento che consenta l’inserimento degli occhiali da vista. Alcune tipologie di occhiali di questo tipo permettono di regolare la lunghezza focale di ciascuna lente, adattandola a seconda della risoluzione desiderata.
Una caratteristica fondamentale, oltre alla forma e alla possibilità di regolare i vari cinturini di fissaggio a seconda delle dimensioni del proprio capo, è data dalla scelta dei materiali con cui sono realizzati questo tipo di occhiali, che devono essere il più possibile leggeri e confortevoli. Anche l’imbottitura esterna dovrebbe essere realizzata in stoffa o in gommapiuma, così da adattarsi agevolmente alla forma del viso e senza procurare una sudorazione eccessiva.
Il funzionamento degli occhiali 3D “passivi” si basa sulla percezione che l’occhio umano ha di ciascun fotogramma. Le immagini vengono scomposte in righe orizzontali che vengono alternativamente percepite dalla lente destra o da quella sinistra del nostro occhio: il cervello viene così “ingannato” e unifica le due immagini, offrendoci la percezione di stare guardando un fotogramma univoco e in movimento.
Questa operazione ha ovviamente degli effetti negativi sulla qualità dell’immagine, che non sarà mai qualitativamente ottimale come quella degli occhiali 3D per la visione “attiva” o i cosiddetti occhiali per le simulazioni di realtà virtuale.
Questo modello di occhiali viene di solito utilizzato per la visione di filmati o videogiochi studiati per far vivere l’esperienza di una vera e propria simulazione di realtà virtuale. A differenza degli occhiali shutter, questo modello non sfrutta solo dei particolari tipi di lenti ma anche degli schermi LCD che proiettano l’utente all’interno di una realtà virtuale in tutto e per tutto simile alla realtà. Le immagini vengono proiettate con l’alternanza di un fotogramma per una frazione di secondo in ciascun occhio, così che l’occhio umano percepisca le immagini in movimento e senza che esse si sovrappongano.
Questi occhiali sono dotati di alcuni sensori in grado di captare i movimenti del giocatore e di spostare la sua “visuale” all’interno del gioco, proprio come accadrebbe nella realtà. I visori 3D isolano lo spettatore dall’ambiente esterno dandogli l’impressione di vivere un’esperienza tangibile ed estremamente vivida. L’esperienza è sicuramente coinvolgente e molto “pulita” rispetto a quella dei comuni occhiali anaglifi, ma sicuramente può affaticare maggiormente la vista.
Il giroscopio e l’accelerometro sono due dei più famosi sensori utilizzati nella realizzazione dei moderni smartphone e, ovviamente, degli occhiali 3D. Questi due sensori permettono al dispositivo di ottenere importanti informazioni circa il movimento e la velocità di chi lo stesse indossando, e di pilotare quindi in tempo reale le immagini che il cervello dovrebbe percepire come reali. Ovviamente queste due tipologie di sensori riguardano unicamente gli occhiali 3D per la realtà virtuale, e non hanno nulla a che vedere con i comuni occhiali shutter o anaglifi.
Alcuni modelli di occhiali per la realtà virtuale possiedono, tra gli accessori in dotazione, persino dei sensori che andrebbero fissati in alcuni punti specifici della stanza in cui si ha intenzione d’indossarli. Grazie ad essi il dispositivo sarà in grado di captare precisamente lo spazio occupato dall’utente, e eventualmente di impedirgli anche di scontrarsi contro alcuni ostacoli fisici accanto a lui.
Il prezzo di questa tipologia di prodotto è ovviamente influenzato anche dalla presenza eventuale di alcuni accessori specifici in dotazione, utili a sperimentare l’esperienza in maniera più coinvolgente e vicina alla realtà. Tra gli accessori che più comunemente troviamo in vendita con questo tipo di prodotto vi sono anche le cuffie (bluetooth, così da non dover avere l’ostacolo dei fili mentre si stia eventualmente giocando), un controller direzionale (che può essere integrato direttamente sugli occhiali o che altrimenti è generalmente poco ingombrante e facile da tenere in una sola mano. Alcuni modelli potranno avere anche dei pratici ganci per meglio adattarli alla forma del proprio capo o per inserirvi i propri occhiali da vista all’interno. Altri gadget che potrebbero essere venduti in dotazione potrebbero essere una custodia e la specifica base di ricarica per i modelli dotati di alimentazione autonoma integrata.
Pur essendo prodotti estremamente costosi, gli occhiali 3D per la simulazione di realtà virtuale consentono di vivere a 360° l’esperienza stereoscopica e di una visione tridimensionale perfettamente realistica. Sono prodotti estremamente sofisticati e che nascono come prodotti utilizzati per simulazioni militari, e quindi offrono chiaramente un’esperienza altamente verosimile e dettagliata.
Permettono l’utilizzo anche a chi ha difetti di vista, perché sono costruiti per permettere l’alloggiamento dei comuni occhiali e si regolano a seconda dell’altezza e della larghezza di ciascun volto. Sono composti da dei sofisticati sensori di movimento, grazie ai quali sarà possibile vivere una simulazione realistica anche assecondando il tipo di movimento previsto dal gioco o da qualsiasi altra esperienza visiva. Questi occhiali garantiscono una buona qualità visiva e generalmente occupano l’intero campo visivo: attraverso alcuni accessori in dotazione lo spettatore sarà completamente isolato dal mondo esterno, e proverà la sensazione di essere completamente immerso nella simulazione della realtà virtuale.
Sono prodotti compatibili con la maggior parte dei sistemi operativi e degli smartphone oggi in commercio, e per questo sarà facile trovare facilmente il modello più idoneo ai propri dispositivi. Di contro però i modelli progettati per console difficilmente saranno compatibili con smartphone o televisori, e viceversa.
A parte il costo, che può arrivare anche attorno ai 900 euro per modelli particolarmente sofisticati, questi dispositivi non hanno particolari svantaggi strutturali da segnalare. Si tratta di dispositivi altamente evoluti, e studiati per far vivere un’esperienza di gioco di fruizione di un film, unica nel suo genere. Ciò nonostante ancora non sono molto diffusi giochi e dispositivi adatti a utilizzarli, e anche per questo motivo si tratta di prodotti rivolti a una nicchia molto piccola del mercato. Molti consumatori lamentano infatti che i prodotti compatibili con questo genere di tipologia è ancora poco varia e soprattutto che anch’essa possa essere abbastanza costosa (non tutti gli smartphone ad esempio sono compatibili con lo stesso marchio di occhiali 3D, e anche molti giochi per console non sono stati ancora progettati per questo tipo di visori). Prima di acquistare un paio di occhiali 3D è quindi consigliabile valutare anche con quali dispositivi essi siano compatibili e che tipo di utilizzo potremo farne.
Prima di acquistare un paio di occhiali di questo tipo sicuramente è consigliabile valutare il prezzo in base alle funzionalità dello strumento e degli accessori venduti in dotazione. Sicuramente bisognerà poi valutare le dimensioni del casco e dei vari allacci dell’apparecchio per essere certi che si adattino alle particolari esigenze di ciascun consumatore.
Molti modelli hanno la possibilità di regolare la lunghezza focale delle lenti, così da poter modificare in tempo reale la risoluzione e la messa a fuoco delle immagini. Un’altra caratteristica riguarda chi invece è costretto a indossare i propri occhiali da vista: di solito questi apparecchi sono abbastanza “spaziosi” al proprio interno, e consentono senza problemi di essere indossati anche da chi debba indossare i propri occhiali da vista.
Un’altra caratteristica da visionare prima dell’acquisto è che l’apparecchio da noi scelto sia compatibile con i dispositivi a cui abbiamo intenzione di agganciarlo. Non tutti i prodotti sono compatibili con i sistemi operativi dei dispositivi più comuni oggi in commercio. Questo genere di dispositivi possono inoltre essere dotati anche di audio integrato e in genere gli stessi visori hanno dei controller touch integrati.
A seconda del modello che avremo scelto potremmo trovarci difronte a un dispositivo che necessiti della propria base di alimentazione, che vada a pile o che si ricarichi attraverso un comune cavo USB direttamente dal computer o dal televisore. Sicuramente questo genere di modelli rispetto a quelli a batterie sono più pratici perché ci consentiranno di poter sempre avere a disposizione un dispositivo per ricaricarli senza il rischio di restare malauguratamente senza pile durante una sessione di gioco o durante la proiezione di un film. Le differenze sono comunque minime e in fin dei conti non incidono particolarmente sulla qualità dell’acquisto fatto.
Di solito la durata di questi prodotti varia intorno alle 2 ore di riproduzione, ma dipende molto anche dal tipo di utilizzo che se ne fa. I tempi di ricarica possono variare dalle 5 ore in poi.
Benché non ci siano prove che confermerebbero rischi concreti o danni provocati alla vista dagli occhiali 3D e per la realtà virtuale, è chiaro che non bisognerebbe abusarne per troppe ore continuative al giorno. In generale il corpo e la vista potrebbero affaticarsi dopo molte ore trascorse difronte a qualsivoglia schermo, e per questo motivo è consigliabile farne un uso moderato e rispettare delle dovute pause.
Una caratteristica evidenziata da molti consumatori che hanno avuto modo di sperimentare questa tipologia di prodotti è che dopo un uso prolungato o con visori non adeguati può essere che si provi una sensazione di motion sickness, data soprattutto dal fatto che il cervello si aspetterebbe determinati tipi di movimento che invece, trattandosi di una simulazione, non avvengono.
Per alcuni prodotti è vietato l’uso per bambini al di sotto dei 6 anni, ed è sempre meglio leggere attentamente la scheda tecnica per essere sicuri di utilizzarli al meglio.
In commercio sono reperibili anche alcuni occhiali 3D utilizzabili con gli smartphone, e che prevedono l’inserimento dello stesso in uno specifico alloggiamento previsto per questa tipologia di occhiali. Per utilizzarli è necessario scaricare un’apposita applicazione per la visione 3D sul proprio smartphone o cercare filmati realizzati per la visione stereoscopica. Si tratta di prodotti estremamente più economici rispetto agli occhiali studiati per la simulazione di realtà virtuale e hanno caratteristiche completamente diverse.
Pur essendo prodotti studiati per far vivere un’esperienza molto coinvolgente allo spettatore, una nota dolente per questo genere di prodotto è rappresentata dal peso: con l’inserimento dello smartphone molti consumatori hanno dichiarato di trovare particolarmente scomodi alcuni di questi dispositivi. Il peso di questi prodotti è generalmente studiato per non superare i 500 gr, così da non rivelarsi troppo pesante o affaticare alcune parti del volto dopo l’utilizzo.
Per il resto consentono la regolazione della lunghezza focale e, come per gli altri modelli ,permettono di regolare il dispositivo alla propria testa con ganci e dispositivi appositi.
Le lenti non dovrebbero riportare irregolarità di nessun tipo o peggio ancora essere rigate, e inoltre dovrebbero essere abbastanza ampie da garantire una giusta visuale senza mettere sotto sforzo gli occhi più del dovuto. Alcuni modelli possono avere degli appositi morsetti e ganci per adattare le lenti alla forma del proprio viso e distanziarle nella maniera più adeguata. Inoltre molti dei modelli oggi in commercio permettono la regolazione della messa a fuoco, così da essere facilmente regolabili anche da chi avesse problemi di miopia o astigmatismo. Trattandosi di prodotti di fascia di prezzo medio alta chiaramente i materiali impiegati per la realizzazione così come per le lenti saranno sicuramente efficaci e altamente performanti.
Come abbiamo visto questo genere di prodotti di solito sono integrati con degli appositi sensori che consentono di percepire sia il movimento che la velocità impiegata dall’utente nello spazio. Il tracciamento spaziale è necessario per far sì che l’esperienza visiva sia pienamente gestibile dal giocatore, così che il dispositivo “segua” il suo movimento all’interno di un videogame, ad esempio. Alcuni prodotti non sono dotati di tecnologia adeguata al tracciamento spaziale e generalmente utilizzandoli si avrà la sensazione di un leggero ritardo tra le proprie azioni e le immagini trasmesse dal dispositivo. Un’altra caratteristica riguarda il fatto che alcuni di questi occhiali 3D sono studiati per essere impiegati da fermi e in posizione eretta, e non per assecondare i movimenti dati da un gioco.
I prezzi di questo genere di prodotto sono generalmente di fascia medio alta, ma a 200-300 euro è possibile acquistare un dispositivo già abbastanza efficace per la simulazione della realtà virtuale o per la visione di film stereoscopici e per utilizzare alcuni dei più famosi giochi realizzati per questo tipo di visori.
Alcuni di questi prodotti andranno collegati al proprio smartphone attraverso un’applicazione per usufruire della rete wi-fii e, conseguentemente, ricercare attraverso il browser del proprio visore l’attività di proprio interesse. Pur non essendo prodotti propriamente economici l’esperienza grafica e della risoluzione giustifica ampiamente il loro prezzo, rendendolo un prodotto unico nel suo genere e in grado di regalare un’esperienza visiva e di gioco altamente sofisticata. In commercio si trovano prodotti di fascia economica che cercano di simulare l’effetto dato da questi occhiali, ma che sicuramente non sono qualitativamente al loro stesso livello.