Il cinema 3D è diventato una realtà molto comune e sono tante le persone appassionate che desiderano riprodurlo nella comodità di casa propria. Le prime televisioni tridimensionali erano costosissime, ma oggi hanno prezzi abbordabili. Nel corso del tempo il panorama di apparecchi disponibili e relativi occhiali 3D attivi o passivi si è notevolmente ampliato. Per i meno esperti, ma una rinfrescata fa bene a tutti, questo articolo spiegherà tecnologia, differenze, pregi e difetti degli occhiali 3D attivi e passivi.
Differenze principali tra occhiali 3D attivi o passivi
Il primo quesito da porsi tra occhiali 3D attivi o passivi è come mai i televisori ne richiedano di un tipo piuttosto che dell’altro. Al di là delle TV, sulle quali torneremo in un secondo momento, vediamo di chiarire le differenze. Tanto per cominciare sono due articoli realizzati con tecnologie che non hanno niente di simile.
Quando si devono acquistare un paio di occhiali non sono sempre specificate tutte le caratteristiche, ma soprattutto si dà per scontato che si conoscano quelle basilari.
Gli occhiali 3D attivi e passivi sono attualmente quelli più diffusi sul mercato e i prezzi sono progressivamente calati. Ad ogni modo cominciamo proprio da questi, dicendo che gli occhiali attivi sono più costosi di quelli passivi. Il motivo è la tecnologia implementata, che è piuttosto complessa. Gli occhiali passivi sono semplici supporti con lenti diverse e al cinema vengono perfino regalati di cartone o di plastica.
È necessario subito specificare che questi occhiali molto economici sono usa e getta e non è bene indossarli per troppe ore consecutivamente. Le televisioni che necessitano di occhiali 3D attivi o passivi hanno prezzi diversi. Gli occhiali passivi sono economici ma le televisioni per usarli sono più costose. Quelli attivi costano di più ma le TV hanno prezzi inferiori rispetto alle altre.
Gli occhiali 3D passivi sono generalmente più luminosi rispetto a quelli attivi, però la nitidezza delle immagini è minore.
ATTIVI | PASSIVI |
---|---|
Alta qualità dell’immagine | Immagini meno nitide |
Costosi | Economici |
TV più economica | TV più costosa |
Necessaria batteria | No batteria |
Posizione fissa | Posizione mobile |
Pesanti | Leggeri |
Sincronizzazione con TV | No sincronizzazione |
Tecnologia occhiali 3D passivi
L’unica cosa che accomuna occhiali 3D attivi o passivi è l’illusione ottica di vedere un’immagine tridimensionale. Questo avviene facendo percepire ad ogni occhio immagini differenti, con una tecnologia piuttosto che l’altra. Gli occhiali 3D passivi sono formati da una montatura con lenti diverse. Il prezzo è decisamente economico e non hanno bisogno di nessuna sincronizzazione per vedere subito la televisione, a differenza di quelli attivi.
Sono leggeri perché non hanno circuiti interni bisognosi di alimentazione per ricaricare la batteria. Si possono usare per diverse ore di seguito perché, se sono di qualità, affaticano meno gli occhi rispetto agli altri. Abbiamo detto che sono più luminosi, però bisogna mantenere una posizione fissa per percepire la visione stereoscopica in maniera ottimale.
Se il tempo di refresh dell’immagine di uno schermo per occhiali passivi è piuttosto lento, non è raro che il video sembri sfuocato o traballante.
Le televisioni per usare questo tipo di occhiali sono costose ed hanno una risoluzione più bassa. In 4K si possono distinguere 1080 linee, in 2K 540 linee. Detto in parole più semplici, lo schermo LCD deve essere dotato di una tecnologia nella quale tutte le righe di pixel hanno un filtro diverso.
Le lenti passive scompongono il fotogramma in righe orizzontali e verticali: quelle dispari vengono mostrate ad un occhio e quelle pari ad un altro. La frequenza di aggiornamento dei fotogrammi non influisce più di tanto sulla nitidezza.
Tecnologia occhiali 3D attivi
Tra occhiali 3D attivi o passivi vi sono parecchie differenze, prima tra tutte la tecnologia implementata. Gli occhiali 3D attivi, come dice il nome stesso, fanno vedere l’immagine alternativamente all’occhio destro o sinistro. Questo avviene mediante un otturatore che rende le lenti opache o trasparenti. Il cervello combina quest’illusione ottica in un’immagine unica che sembra a tre dimensioni.
Le immagini vengono mostrate ad un occhio per frazioni di secondi e non è possibile accorgersene consapevolmente, tuttavia l’organismo a lungo andare ne risente.
Infatti gli occhiali 3D attivi e passivi hanno un’altra grossa differenza: quelli attivi affaticano la vista molto più in fretta e la possibilità di avere nausea o mal di testa è più frequente che con gli occhiali passivi. Certamente la qualità dell’immagine alternando fotogrammi per ogni occhio diventa molto nitida, ma anche in questo caso il televisore gioca un ruolo fondamentale.
Se l’apparecchio su cui scorrono le immagini 3D non ha un’alta frequenza di aggiornamento, dopo un certo periodo si può vedere un fastidioso sfarfallio. Questo a lungo andare dà certamente fastidio alla vista e provoca nausea e mal di testa. Per far vedere alternativamente le immagini ad un occhio piuttosto che all’altro, gli occhiali attivi sono dotati di un circuito elettronico che necessita di un alimentatore.
Funzionano con delle batterie ricaricabili, perciò hanno un peso superiore rispetto agli occhiali passivi. Per funzionare vanno sincronizzati con la televisione che manda gli impulsi agli occhiali mediante raggi infrarossi. L’immagine è più nitida perché i fotogrammi vengono visti completamente da ogni occhio, mentre con gli occhiali passivi sono scomposti in linee orizzontali e verticali.